La Fiduciaria consente di beneficiare di notevoli vantaggi in caso di patrimoni rilevanti allocati presso più operatori finanziari, sia in Italia che all’estero. In tali casi, infatti, la Fiduciaria è in grado di fornire una rendicontazione aggregata dell’intero patrimonio allocato presso una pluralità d’intermediari finanziari (c.d. “aggregato di portafoglio”), in modo da poterne valutare con immediatezza la redditività complessiva e da poter confrontare le performance dei singoli gestori.
Vi è, inoltre, la possibilità di usufruire del c. d. “consolidato fiscale”, che consente alla Fiduciaria di aggregare le diverse relazioni bancarie del cliente e applicare la relativa fiscalità per codice fiscale anziché per singola posizione bancaria. In tal modo, previo esercizio dell’opzione per il regime del risparmio amministrato, i fiducianti che intrattengano una pluralità di relazioni bancarie presso diversi intermediari italiani e/o esteri, possono beneficiare del fatto di poter compensare le plusvalenze con le minusvalenze precedentemente conseguite non solo presso lo stesso intermediario finanziario, bensì su tutte le loro posizioni, sia italiane che estere.
In caso di finanziamento controgarantito ottenuto da istituto bancario estero senza stabile organizzazione in Italia, gli interessi passivi pagati alla banca sono assoggettati a ritenuta. Nel caso in cui il finanziamento controgarantito sia ottenuto tramite Fiduciaria, quest’ultima assolverà la funzione di sostituto d’imposta, versando all’Erario la ritenuta prevista dall’art. 26, comma 5, del DPR 600/73 in maniera anonima, esentando il fiduciante dall’obbligo di presentazione del quadro RW (cfr Risoluzione dell’Agenzia delle Entrate 25 settembre 2012, n. 89/E).